ECCO IL MIELE DEL NOSTRO MERCATINO

In occasione dell'ordine fatto per il nostro mercatino vi raccontiamo la storia più dolce del mondo..In apiario, quando i favi dei melari sono pieni di miele (foto2), vengono prelevati dall’apicoltore e portati in laboratorio per estrarre il prodotto ottenuto dal lavoro delle api.

 

La prima fase che viene eseguita è la disopercolatura, ossia l’asportazione degli opercoli (coperchi) che le api hanno posto sopra le cellette da loro costruite e riempite di miele quando quest’ultimo è risultato sufficientemente disidratato.

Al termine di questa operazione, i favi dei melari si presentano privi degli opercoli di cera e ricchi di miele. Per poterlo estrarre è necessario effettuare l’operazione di smelatura
che consiste nell’inserire i telaini con la pendenza delle cellette verso l’esterno all’interno di smelatori che, grazie alla forza centrifuga, permettono di far uscire il miele dalle cellette
costruite dalle api. Dopo la smelatura, il miele viene filtrato per eliminare possibili pezzetti di api, frammenti di cera, ecc. utilizzando filtri a rete o a sacco.

Durante l’estrazione del miele, il prodotto ingloba aria che deve essere eliminata prima del confezionamento per evitare che risalga nei vasetti e dia al miele una brutta impressione visiva.
Per eliminare l’aria dal miele, il prodotto deve subire la maturazione (o decantazione) che si effettua all’interno di contenitori detti maturatori che servono a questo scopo.

Il miele una volta estratto, filtrato e privato dell’aria che viene assunta durante l’estrazione può essere confezionato all’interno di vasetti di vetro puliti. Per garantire una
corretta conservazione del prodotto e per evitare uno sviluppo di lieviti osmofili, che possono provocare una fermentazione nel vasetto con lo sviluppo di alcol e anidride carbonica, è
importante avere miele con un’umidità al di sotto del 18%. A questo scopo sono utilizzati deumidificatori che sottraggono umidità al miele, rendendolo così più
conservabile. Durante le fasi di lavorazione, se si deve raldare il miele, è bene non superare mai la temperatura di 45°C per evitare un invecchiamento del prodotto.

Società Agricola di Bassi G. e Rottoli F. S.S. – https://apeagape.com/  

La novità di quest'anno arriva dai campi delle foto qui sotto: marmellata ai mirtilli e lamponi addolcita con il miele e non con lo zucchero!

In questo momento la produzione è ferma perchè secondo natura questo è un periodo non operativo. Le apine passano il tempo a svolazzare su fiori di cera Sorridente